La storia del giro d'Italia in 10 curiosità

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Istituita nel 1909, si tratta della gara ciclistica più famosa dello Stivale: conosciamola meglio attraverso qualche curiosità e alcuni fatti meno noti al grande pubblico

Il Giro d'Italia è la gara ciclistica maschile a tappe su strada che ogni anno attraversa il nostro Paese. Lungo le strate italiane si affrontano i più importanti professionisti radunando sui marciapiedi folle festanti. Solitamente la corsa si tiene nelle prime tre settimane di maggio. Nato nel 1909, il Giro d'Italia fu un'intuizione dei giornalisti Eugenio Camillo Costamagna, Armando Cougnet e Tullo Morgagni. Con gli anni quello che ormai è noto come "il Giro" è entrato tra le tre corse più importanti del mondo insieme al Tour de France e alla Vuelta spagnola. Ecco 10 curiosità sul Giro d'Italia per conoscerlo meglio.

Perché la Maglia Rosa è rosa?

Quando si nomina il Giro, l'altro simbolo che si affaccia alla mente è quello della Maglia Rosa. Si tratta di una t-shirt tecnica che viene indossata dal leader di classifica. Introdotta nel 1931 su suggerimento di Armando Cougnet, fu realizzata di colore rosa per celebrare la Gazzetta dello Sport. Infatti, dal 2 maggio 1899 il quotidiano aveva iniziato a essere stampato su carta rosata.

Non solo rosa: le altre maglie del giro

Oltre alla Maglia Rosa i ciclisti possono di volta in volta indossare altre tre maglie. La prima è la Maglia Ciclamino: la si affida a chi si piazza a capo della classifica a punti. La Maglia Azzurra è assegnata al leader della classifica di montagna, raccogliendo più punti nelle tappe sulle cime. Infine, c'è la Maglia Bianca: è indossata dal miglior ciclista under 25 della classifica generale.

Roma Capitale

Nel 1911, due anni dopo la nascita della competizione, il Giro d'Italia partì da Roma per omaggiare i 50 anni del Regno d'Italia. In un'idea di circolarità, la corsa terminò nella Città Eterna. 

Il primo straniero sul podio del Giro d'Italia

Nel 1950 il Giro d'Italia fu vinto dallo svizzero Hugo Koblet, il primo ciclista non italiano a conquistare il titolo e a finire nell'albo d'oro del giro d'Italia. Nato a Zurigo nel 1925, dopo aver vinto in Italia sbaragliò anche il Tour de France.

La prima donna del Giro d'Italia

Nel 1924 la corsa ciclistica al maschile fu scompigliata da una concorrente. Infatti, tra i corridori si affacciò anche Alfonsina Strada. Nel 2024 si celebra il centenario dell'impresa di questa sportiva, pioniera nell'affermazione della parità di genere nello sport. Strada decise di iscriversi alla gara anche per un altro motivo. Il marito era stato ricoverato in manicomio e lei aveva bisogno di mantenere la sua famiglia. Le entrate da sarta erano insufficienti, così Alfonsina decise di competere al Giro per guadagnare qualcosa in più. Nel corso del giro furono avviate diverse raccolte fondi. I lettori della Gazzetta dello Sport devolvettero 500 lire in suo favore, che le furono consegnate alla fine della tappa Foggia-L'Aquila. In sua memoria oggi le è stata intitolata la pista ciclabile che costeggia il Naviglio Grande: via Alfonsina Strada, "Prima donna a partecipare al Giro d'Italia".

I ciclisti che hanno vinto di più al Giro

I nomi più frequenti nell'albo d'oro del Giro d'Italia con più vittorie sono gli italiani Alfredo Binda con cinque vittorie nel 1925, 1927, 1928, 1929, 1933, e Fausto Coppi con le sue vittorie nel 1940, 1947, 1949, 1952, 1953. Tra i vincitori stranieri, il più premiato resta il belga Eddy Merckx, vincitore della Corsa Rosa nel 1968, 1970, 1972, 1973, 1974.

Il più giovane e il più vecchio del Giro d'Italia

Il più giovane vincitore nella storia del Giro d'Italia è stato il gia citato Fausto Coppi. Oltre ad aver vinto ben cinque volte, nel suo primo podio aveva appena 20 anni. Invece, il più anziano a salire sul gradino più alto è stato Fiorenzo Magni. Nel 1955, anno della sua vittoria, aveva 34 anni. Stava per batterlo il vincitore del Giro d'Italia 2023, Primoz Roglic che, tuttavia, al momento della premiazione aveva soltanto 33 anni e 7 mesi.

Un'impresa da ricordare

Tra i vincitori del giro d'Italia italiani non si può non menzionare Marco Pantani. La sua vittoria del 1999 sul traguardo di Oropa è ancora oggi negli annali. Infatti, nonostante un danno alla catena, con l'aiuto dei gregari riuscì a superare 49 concorrenti, a riprendere Paolo Savoldelli e a vincere la gara senza neanche accorgersene. Purtroppo, un paio di giorni dopo l'ematocrito alto delle sue analisi gli varranno la squalifica, segnando l'inizio della sua sventurata fine di carriera.

Cosa vince chi partecipa al Giro d'Italia?

Il Giro d'Italia porta tanta gloria al nome sul gradino più alto del podio, ma anche qualche soddisfazione in denaro. Ad esempio, per l'edizione 2024 - la 106 esima nella storia della competizione - si menzionano premi ordinari, speciali e ritorni dagli sponsor per un totale di 265.888 euro. Questa cifrà però non resta solo nelle tasche del vincitore, ma va divisa tra i compagni, i direttori sportivi e lo staff che supporta le gare. Al secondo classificato va un premio di 133.412 euro, mentre al terzo 68.801. 

I primi premi di oggi... E di ieri!

Le cifre che verranno intascate dai partecipanti della prossima edizione del Giro sono molto diverse da quelle che incassò Luigi Ganna, il primo ciclista a vincere la competizione. Infatti, nel 1909 Ganna vinse il Giro d'Italia e portò a casa 300 lire. Una cifra decisamente ragguardevole, se si pensa che la paga media di un operaio di quell'epoca era di 50 lire.

Stefania Leo

Foto di apertura: Freepik