capoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani, 156 m s.m., 399,81 km², 99.356 ab. secondo una stima del 2019 (andriesi), patrono: san Riccardo (terza domenica di settembre).

Generalità

Città situata ai piedi delle Murge, in un territorio caratterizzato dalla presenza di estesi oliveti e vigneti punteggiati da centinaia di masserie; il comune è compreso nel teritorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Il nucleo storico, costituito da un groviglio di viuzze lastricate, racchiude una notevole stratificazione architettonica. È sede vescovile. Nel mese di maggio del 2004 la città di Andria, insieme a Barletta e a Trani, è stata istituita capoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani (operativa dal 2009).

Storia

Di origini assai incerte (è identificata da alcuni con la Netion di Strabone), fu sicuramente un'importante sede di comunità religiose fin dall'epoca bizantina. Fondata nel sec. XI da Pietro I Normanno, la città fu eretta a feudo e a diocesi. Sede di mercati e di fiere e favorita nel suo sviluppo dagli Svevi, con Federico II, che nei suoi pressi fece costruire il celebre Castel del Monte, divenne uno dei capisaldi del dominio svevo in Italia. Sotto gli Angioini, seguì le sorti del Regno di Napoli, passando a vari signori, tra cui i Del Balzo e i Carafa. Rimasta fedele ai Borbone, durante la Repubblica Napoletana fu saccheggiata dalle truppe del generale Broussier (23 marzo 1799).

Arte

La città conserva numerosi e pregevoli monumenti. Il duomo, dedicato all'Assunta, eretto nel sec. XII su una più antica chiesa (l'attuale cripta), fu rifatto nel sec. XV e in seguito rimaneggiato; conserva della costruzione originaria la parte inferiore del bel campanile, mentre la facciata, con atrio a portico, è del 1844. Il Palazzo Ducale, d'origine medievale, fu trasformato nel Cinquecento e nell'Ottocento. La porta di Sant'Andrea (sec. XI, rifatta nel Cinquecento) è l'unica superstite delle antiche porte della città. Tra le altre chiese spiccano quella di Sant'Agostino (sec. XIII), che conserva il grandioso portale ogivale riccamente decorato, quella di San Francesco (sec. XIII-XIV), con coro ligneo del 1699 e organo intagliato e dorato, e quella di San Domenico (iniziata nel 1398, ma completamente rimaneggiata), con alto campanile barocco.

Economia

L'agricoltura produce soprattutto cereali, olive e uva (con produzione di vini DOC: aleatico di Puglia, castel del monte e moscato di Trani); all'allevamento bovino, ovino e caprino è collegata una rinomata produzione casearia (in cui spicca la tipica burrata). L'industria opera nei settori tessile, alimentare (vino, olio e prodotti da forno), meccanico, degli imballaggi, dell'arredamento, dei serramenti e dei materiali per l'edilizia. Intenso è il movimento turistico a Castel del Monte.

Curiosità e dintorni

Tra le manifestazioni si segnalano il festival di musica etnica Suoni dal Mediterraneo (luglio) e il festival internazionale Castel dei Mondi (agosto-settembre), dedicato alla musica, al cinema e al teatro.Nei dintorni della città sorgono diverse cripte basiliane affrescate, tra cui quelle di Santa Croce, del Cristo Misericordioso e della Madonna dell'Altomare. Sulla più antica, quella di Santa Margherita (sec. IX-X) sorse nel Cinquecento il santuario della Madonna dei Miracoli, che fu probabilmente decorato da Cosimo Fanzago un secolo più tardi; l'interno è a tre navate e quella centrale ha un pregevole soffitto in legno dorato. A 18 km a S della città si trova Castel del Monte, uno dei più importanti monumenti dell'Italia meridionale e il più bello dei castelli federiciani.

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