Èbro (fiume della Spagna)

fiume (lunghezza 910 km; bacino 85.683 km²) della Spagna, il secondo per lunghezza e portata della Penisola Iberica, così denominata dal nome latino del fiume (Iberus). Nasce nella Cordigliera Cantabrica dalla Peña Labra, a Fontibre (latino Fontes Iberis, fonti dell'Ebro), poco a W di Reinosa; scorre verso SE nella depressione (Valle dell'Ebro) che separa i Pirenei dal sistema Iberico bagnando Logroño e Saragozza e sfocia nel Mar Mediterraneo a Capo di Tortosa. La foce è costituita da un delta canalizzato esteso su 330 km² e suddiviso in due bracci principali dall'isola Buda. Suoi principali affluenti sono i fiumi Aragón, Gállego, Cinca e Segre, da sinistra; Jalón e Guadalope, da destra. Il regime idrologico è irregolare, con periodi di magra estivi e massima portata in primavera, in coincidenza con la fusione delle nevi pirenaiche (portata media 426 m3/s). Le sue acque sono utilizzate per la produzione di energia idroelettrica e a scopi irrigui: l'alto corso, digato, dà origine a uno dei più grandi bacini artificiali di Spagna (il bacino dell'Ebro), il tratto mediano è fiancheggiato dal Canale Imperiale di Aragón e il basso corso alimenta gli invasi di Mequinenza e Ribarroja. Le imponenti opere di artificializzazione sono risultate determinanti nella progressiva diminuzione della portata media annua e nei fenomeni di regressione cui è soggetto il delta. Quest'ultimo, Parco Naturale dal 1983, costituisce una delle zone umide più importanti del bacino del Mediterraneo. § Lungo le sponde dell'Ebro si combatté, nel 1938, una battaglia decisiva per le sorti della guerra civile spagnola.

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