Èro

(greco Hērṓ), protagonista di una leggenda greca: sacerdotessa di Afrodite a Sesto, città della costa europea dell'Ellesponto, era amata da Leandro che viveva ad Abido, sulla costa opposta. Per incontrarsi con Ero il giovane attraversava ogni notte lo stretto. Ma una notte scomparve tra i flutti in tempesta ed Ero si uccise gettandosi in mare. § Al mito di Ero e Leandro è intitolato un carme di Museo (sec. IV o V d. C.). La favola, che godette di grande popolarità, soprattutto in epoca romantica (quando Byron volle addirittura ripetere il percorso a nuoto), fu ripresa (con traduzioni o rifacimenti) da parecchi scrittori e da musicisti. Fra i primi: B. Tasso, C. Marot, Ch. Marlowe (Hero and Leander, poema completato da G. Chapman e pubblicato nel 1598) e F. Grillparzer (nel dramma Des Meeres und der Liebe Wellen; 1831, Le onde del mare e dell'amore); fra i secondi: A. Catalani (1891) e, su libretto di A. Boito, G. Bottesini (1879) e L. Mancinelli (1896).

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