Èste, Ippòlito II d'-

cardinale (Ferrara 1509-Tivoli 1572). Figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia, a dieci anni gli fu assegnato l'arcivescovato di Milano, e in poche settimane ricevette crisma, ordini minori e investitura episcopale. Inviato dal padre presso Francesco I di Francia per controllarne le mosse dopo la morte di Francesco Sforza, ottenne la nomina a cardinale il 5 marzo 1539. Eletto consigliere regio, fu in missione a Venezia e a Roma e nel 1552 fu inviato da Enrico II come suo luogotenente a Siena contro Spagnoli e Medici; venuto però in contrasto con lo Strozzi, dovette abbandonare l'impresa. Morto Paolo III, intrigò per raggiungere la tiara, ma non riuscì nel suo intento a causa dell'opposizione degli Spagnoli e dei riformatori. Allontanato da Roma da Paolo IV, che per la sua fama di simonia era solito addirittura chiamarlo Simon Mago, fu da Pio IV inviato in Francia (1561) come cardinale a latere per persuadere i vescovi a recarsi al Concilio di Trento, ma cadde in disgrazia perché accusato di troppa condiscendenza nei confronti dei protestanti. Nel 1566, quando Alfonso II lasciò Ferrara per combattere contro i Turchi, resse il governo del ducato. Splendido mecenate, iniziò la costruzione della villa d'Este di Tivoli e raccolse un'importante collezione di opere d'arte.

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