Ìschia (città)

Indice

comune della Città Metropolitana di Napoli (33 km), 2 m s.m., 8,05 km², 19.602 ab. (ischitani), patrono: san Sebastiano (20 gennaio).

Generalità

Cittadina situata sulla costa nordorientale dell'isola omonima. L'abitato si compone di tre nuclei: la località Castello, su un piccolo isolotto, collegato all'isola maggiore dal ponte costruito nel 1438 da Alfonso I d'Aragona; Ischia Ponte, posto a SE di fronte a Castello, che è l'antico centro di pescatori; e, a NW, Ischia Porto (l'antica Villa de' Bagni), sviluppatosi intorno al porto, ampio bacino corrispondente alla parte superiore di un cratere vulcanico sommerso e collegato al mare tramite un canale. Celebre è corso Vittoria Colonna, la via dello shopping e della vita mondana, che porta alle famose spiagge dei Pescatori (dai tipici ciottoli neri) e del Lido. L'isola fu luogo di soggiorno di ospiti illustri, tra cui J.-P. Hackert, pittore tedesco che dipinse famose vedute di Ischia, Stendhal, A. Lamartine, J. E. Renan e H. Ibsen.

Storia

Fondata nel sec. VII dai Greci di Calcide ed Eretria (Eubea) e chiamata in epoca remota Inarime o Pithecusae, fu occupata da Siracusa (474 a. C.). Cadde presto sotto l'influenza di Cuma, poi di Napoli, quindi sotto il dominio di Roma (che gli diede il nome di Aenaria) fino al 29 a. C., anno in cui Augusto la cedette al demanio napoletano in cambio di Capri. Devastata dalle invasioni barbariche (1130), con Ruggero II passò ai Normanni. Possesso degli Angioini, con i Vespri siciliani (1282) si ribellò a Carlo I e riconobbe la podestà degli Aragonesi, ma nei primi anni del 1299 fu di nuovo angioina. Nel tardo Medioevo fu coinvolta nelle lotte tra Angioini e la dinastia dei Durazzo, e nella prima metà del sec. XV fu di Alfonso d'Aragona. Passata ai D'Avalos, visse nel primo cinquantennio del sec. XVI il periodo più felice della sua storia. Nel 1729 fu incorporata al regio demanio e nel 1734 conquistata dai Borbone.

Arte

In località Castello sono le rovine del castello medievale, sede dell'Esposizione di Armi Antiche, Armature e Strumenti di Tortura, le rovine della cattedrale trecentesca, ma rifatta nel Settecento (con affreschi originari nella cripta gotica), la chiesa dell'Immacolata (sec. XVIII), con l'annesso convento delle Clarisse. A Ischia Ponte si trova la cattedrale dell'Assunta (sec. XI, ma ricostruita nel 1751-52) e il Museo del Mare, che documenta la storia marinara dell'isola. A Ischia Porto spicca la chiesa di Santa Maria di Portosalvo (1854-56) e, di fronte al Municipio, la Casina reale borbonica (1735), trasformata nel 1876 in stabilimento termale.

Economia

Grazie al clima mite, alla bellezza del paesaggio e alle abbondanti sorgenti termali, Ischia è frequentatissima e vivace località di soggiorno e di cura (le acque sono utili per il trattamento di varie patologie, tra cui nevralgie e reumatismi). Rilevante è il settore della nautica da diporto (porticciolo turistico) ed è ancora praticata la pesca. L'agricoltura, di scarso rilievo rispetto al passato, produce soprattutto uva (vino ischia DOC), agrumi, ortaggi e frutta.

Curiosità

Il 26 luglio per festeggiare sant'Anna si tiene la Festa del Mare, un palio marinaro in cui si sfidano i comuni dell'isola: la gara, che si svolge di sera, è corsa da alcune imbarcazioni riccamente addobbate, veri e propri carri allegorici galleggianti.

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