ex capoluogo della provincia omonima, 113 m s.m., dal 2014 è sede dell'Unione Territoriale Interterritoriale (UTI) del Friuli Centrale. 56,81 km², 90.051 ab. secondo una stima del 2019 (udinesi), patrono: santi Ermagora e Fortunato (12 luglio).

Generalità

Città del Friuli-Venezia Giulia situata nel cuore della pianura friulana, tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, a poca distanza dall'anfiteatro morenico del Tagliamento; l'abitato si estende in piano, alla destra dell'ampio greto del torrente Torre, raccogliendosi intorno a un modesto rilievo collinare coronato dal castello. Lo sviluppo delle vie di comunicazione, specialmente l'allacciamento alla rete ferroviaria italiana, e l'insediamento delle prime industrie all'inizio nel sec. XIX diedero vita a una nuova fase di espansione demografica e urbana, frenata dalle vicende della prima guerra mondiale, ma ripartita in seguito e con maggior vigore dopo il secondo conflitto mondiale. L'abitato si estese così rapidamente in tutte le direzioni e specialmente lungo le maggiori direttrici stradali. È sede arcivescovile e universitaria.

Storia

Nel territorio sono stati ritrovati reperti di età preistorica e romana. Il primo documento sulla città è un diploma del 983, con il quale Ottone II donava al patriarca di Aquileia il castello di Udene. La città acquistò importanza nel sec. XIII, quando il patriarca Bertoldo di Andechs vi trasferì da Cividale la sede del patriarcato e divenne libero comune. Nel secolo successivo la signoria dei Savorgnan, per sottrarsi all'autorità dei patriarchi e alle mire di Gorizia, si appoggiò a Venezia. Caduto il patriarcato nel 1420, la città venne inclusa nella Repubblica Veneziana, che vi stabilì la residenza del luogotenente generale della “Patria del Friuli”; nel 1483 divenne sede esclusiva del Parlamento. Nel 1797, caduta Venezia, fu ceduta all'Austria con la pace di Campoformido. Partecipe dei moti del 1848, passò all'Italia nel 1866. Durante la prima guerra mondiale fu sede del comando supremo, subendo gravi danni e l'occupazione austriaca dopo la disfatta di Caporetto (1917). Nel 1943, dopo l'armistizio dell'8 settembre, fu inclusa dalla Germania nell'Adriatisches Küstenland; centro di attività partigiana, insorse e si liberò (1945). Nel 1976 la città di Udine è stata colpita dal terremoto del Friuli, evento sismico di magnitudo 6.5 sulla scala Richter consideranto uno dei più disastrosi della storia dell'Italia moderna. La città, che riportò un numero di vittime e danni notevoli, ma inferiore rispetto ad altri comuni friulani, contribuì alla ricostruzione e alla distribuzione degli aiuti. Nel 1978 fu istituita l'Università cittadina. 

Arte

Città di aspetto veneto, ha il suo centro monumentale nella cinquecentesca piazza della Libertà, sulla quale prospettano il Palazzo del Comune (detto anche Palazzo della Loggia o Loggia del Lionello, 1448-56), di stile gotico-veneziano, e il porticato di San Giovanni (1533), di cui è parte la torre dell'Orologio (1527). I più antichi monumenti sono la pieve di Santa Maria di Castello (fondata nel sec. VIII su un preesistente sacello cristiano), la chiesa di San Francesco, di stile romanico (sec. XIII) e la chiesa trecentesca di San Giacomo, con facciata rinascimentale. Il duomo, eretto a partire dal 1225 e ultimato nel sec. XVI, conserva in parte le originarie forme gotiche; nell'interno, a tre navate, vi sono opere di Vitale da Bologna, di Giambattista Tiepolo e di P. Amalteo. Affreschi di Tiepolo sono presenti anche nel Palazzo Arcivescovile (sec. XVI-XVIII) e nell'oratorio della Purità (1757). Vero gioiello di arte barocca è la cappella Manin (inizi sec. XVIII). Il castello, dall'aspetto di un grandioso palazzo, venne eretto a partire dal 1517 su disegno di G. Fontana e ultimato nel 1595 con l'intervento di Giovanni da Udine.

Musei

Il castello ospita i Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte: la Galleria d'Arte Antica, con opere dei sec. XIV-XIX (tra cui Caravaggio, Pordenone, G. B. Piazzetta, Tiepolo, V. Carpaccio); il Museo Archeologico, con una raccolta di reperti dall'Età del Bronzo al Rinascimento, alla quale è annessa una sezione numismatica; la Galleria dei Disegni e delle Stampe, con una ricca raccolta di artisti veneti del Sei-Settecento e opere di autori italiani e internazionali. Nel Salone del Parlamento sono affreschi cinquecenteschi e soffitto dipinto dei sec. XVI-XVIII. Il Museo del Duomo, ospitato nelle cappelle di San Nicolò e del Corpo di Cristo, custodisce tra l'altro affreschi del sec. XIV, l'importante ciclo pittorico di Vitale da Bologna e i paramenti del corredo funebre del patriarca Bertrando. Nel Museo diocesano sono conservati pezzi di scultura lignea dei sec. XII-XVIII e affreschi del Tiepolo. Il Palamostre è sede della Galleria d'Arte moderna, che custodisce opere italiane e internazionali a partire dal 1920. Il palazzo Bartolini (sec. XVII) ospita la Biblioteca Comunale “Vincenzo Joppi”, che conserva preziosi manoscritti, incunaboli, una bella raccolta araldica, buste e registri. Lo storico palazzo cittadino Casa Cavazzini, ristrutturato nel 2011 da Gae Aulenti, è stato adibito a Museo d'arte moderna e contemporanea. 

Economia

La città è oggi un vivace centro industriale, con numerose imprese operanti nei settori metallurgico, meccanico, conciario, grafico-editoriale, tessile, vetrario, alimentare, dell'abbigliamento, del legno, delle materie plastiche e della fabbricazione di orologi. L'economia del centro è legata anche alla sua funzione amministrativa. Nel terziario spiccano il commercio (favorito dalla presenza della clientela d'oltralpe), la logistica e i servizi import-export.

Curiosità

I padiglioni di Udine Fiere ospitano importanti appuntamenti, tra cui Casa Moderna, fiera nazionale dell'arredamento e dell'edilizia. Friuli DOC (prima metà di ottobre) espone i prodotti della gastronomia e dell'artigianato locali. Il Far East Festival si svolge in primavera ed è dedicato alla cinematografia dell'Estremo Oriente. La seconda domenica di settembre ha luogo Paliodonna, una corsa di cavalli montati a pelo (cioè senza sella) riservata alle donne.Nella città ebbero i natali l'umanista Francesco Robortello (1516-1567), il geografo Olinto Marinelli (1874-1926) e il pittore Afro (1912-1976).

Bibliografia

G. Comelli, I. Zannier, Passeggiate udinesi. Storia e leggende fra piazze e vie, Udine, 1960; L. Zanini, La casa e la vita in Carnia, Udine, 1968; F. Roiter, P. Fortuna, Udine, Treviso, 1990.

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