àrnica

sf. [sec. XVI; dal greco ptarmikós, che fa starnutire]. Nome comune usato per indicare la pianta erbacea perenne Arnica montana della famiglia Composite, con rizoma nerastro. Il fusto, poco ramoso, è alto 10-50 cm; le foglie, pubescenti, sono ellittiche, quelle basali raccolte a rosetta, quelle caulinari opposte. Il capolino è grande, terminale, normalmente solitario. I fiori sono giallo-arancio, a tubo villoso e ligula lunga. Cresce nei prati montani e fiorisce tra maggio e luglio. È largamente usata nella medicina popolare sia esternamente come impacco per contusioni e slogature, sia internamente sotto forma di infuso o decotto del rizoma, come antispasmodico, anticatarrale e antiasmatico.

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