òrto¹

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sm. [sec. XIV; latino hortus]. Area più o meno ampia destinata alla coltivazione degli ortaggi; il terreno dell'orto deve essere di medio impasto, fresco, ricco di humus, irriguo e con sottosuolo permeabile: coltivare, zappare l'orto; in particolare: orto botanico. Nelle loc. fig.: la via dell'orto, la più facile; coltivare il proprio orto, pensare agli affari propri, non aspirare a grandi cose; star coi frati a zappar l'orto, fingere di ignorare ciò che invece si sa.

Orto botanico

Terreno utilizzato per la coltivazione delle piante a scopo sperimentale o didattico, e a tal fine dotato di particolari impianti e attrezzature (serre, erbari, laboratori scientifici, ecc.), allestiti e condotti da personale specializzato. Apparentemente un orto botanico non si discosta molto da un giardino ornamentale, salvo per il fatto che in esso ciascuna pianta (o ciascun gruppo di piante della medesima specie) è dotata di un apposito cartello recante il nome scientifico della stessa, seguito eventualmente dalla denominazione volgare (quando esiste). L'istituzione dei primi ortibotanici avvenne quasi contemporaneamente in diverse città europee nella prima metà del sec. XVII, in concomitanza con l'affermarsi di nuovi metodi pedagogici e di ricerca, che, in contrasto con quelli tradizionali, fondavano la loro validità su basi sperimentali, e quindi sull'osservazione di materiali vivi. I primi orti botanici erano utilizzati quasi esclusivamente per la coltivazione e lo studio delle piante officinali, ma con il passare del tempo il loro uso si estese ai più diversi tipi di piante. In molti orti botanici si manifesta una certa tendenza alla specializzazione, per cui vi si coltivano in prevalenza piante di tipo succulento (come quello di Monte Carlo), o specie rivierasche (come quello della Mortola, presso Ventimiglia), o specie alpine (come il Giardino alpino del monte Bondone, presso Trento); per le piante tropicali è famoso fra tutti quello di Buitenzorg (isola di Giava), situato in piena foresta tropicale. Gli orti botanici annessi alle università, invece, sono di solito attrezzati per lo studio delle piante medicinali, pur ospitando anche altre specie. Un tipo particolare di giardino botanico, infine, è rappresentato dall'arboreto, fatto di sole piante legnose (alberi e arbusti): tali sono quelli di Vallombrosa in Italia, di Tolosa in Francia e di Hann in Germania. La scarsità di informazioni al riguardo non permette di stabilire con sicurezza quale fra gli antichi orti botanici sia stato fondato per primo: a tale proposito bisogna anche tener conto che nella maggior parte dei casi tali impianti non sorgevano dal nulla, ma per lo più erano il risultato di ampliamenti o di modifiche di parchi o giardini già esistenti e utilizzati in precedenza a titolo personale da studiosi o appassionati di storia naturale. Fra gli orti botanici di più antica origine, comunque, i più famosi in Europa sono quelli di Padova, Pisa, Bologna, Parigi, Oxford, Uppsala, Colonia, Montpellier, Berlino, Londra, San Pietroburgo. Attualmente tutti i Paesi del mondo posseggono i loro orti botanici: un cenno particolare meritano alcuni di quelli realizzati negli USA., spesso di eccezionale estensione e con grandiose attrezzature (fitotroni). Il più importante è il Missouri Botanic Garden di Saint Louis (Missouri), che complessivamente occupa una superficie di quasi 700 ettari, dove, oltre a uno splendido arboreto e a innumerevoli specie erbacee, si coltivano 20.000 diverse specie di orchidee.

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