òvolo

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sm. [sec. XIV; dim. latineggiante di (u)ovo].

1) Altro nome, assai comune nell'uso corrente e gastronomico, del fungo Amanita caesarea (vedi fungo reale), noto anche come ovolo buono, ovolo reale e cocco, appartenente alla divisione Basidiomiceti (famiglia Amanitaceae). Nei primi stadi di sviluppo ha corpo fruttifero con l'aspetto di un uovo per la presenza di un velo generale che lo avvolge completamente (in questo stadio si può confondere con esemplari ad analogo stadio di sviluppo di Amanita phalloides); più tardi il velo si lacera e in buona parte scompare, eccetto una parte residua bianca, membranosa e semilibera, situata alla base del gambo (volva). Il gambo è centrale, giallo, con ampio anello concolore e striato, che costituisce la parte residua del velo parziale; il cappello ha forma variabile, da semisferica a convesso-appianata, di color rosso-aranciato, striato ai margini, con numerose lamelle giallognole; la carne è soda, bianca internamente e sfumata di giallo verso la superficie. È un fungo proprio dei boschi secchi delle regioni temperato-calde (querceti, castagneti o misti); cresce dall'estate all'autunno ed è considerato, escludendo i tartufi, il più pregiato fungo commestibile. Inoltre, gli esemplari giovani si prestano molto alle insalate, spesso con l'aggiunta di groviera, sedano, tartufi e condito con olio, sale, pepe. Gli esemplari più grandi e maturi si cucinano generalmente al burro trifolati.

2) Ovolo malefico, fungo (Amanita muscaria) della famiglia Amanitaceae, detto anche ovolaccio. Ha corpi fruttiferi a cappello rosso scarlatto o rosso-aranciato, coperto di verruche bianche o gialline con lamelle e gambo bianchi, con anello concolore, bulboso alla base, circondato da una volva ridotta a squamosità concentriche. Predilige i boschi di conifere e quelli di betulle: è tossico ma non mortale, nonostante la fama. Gli sono affini, anche per grado di tossicità: Amanita regalis (=Amanita muscaria varietà umbrina), dal cappello bruno rosso cupo, e Amanita aureola, con cappello privo di verruche e volva a frammenti quasi anulari.

3) Nell'olivo, ingrossamento che compare alla base della pianta adulta e che, tolto dal ceppo che l'ha originato e successivamente interrato, radica dando luogo a una nuova pianta.

4) Nel linguaggio architettonico, modanatura convessa usata nella trabeazione e nel capitello degli ordini classici, specie in quello ionico, di forma parabolica presso i Greci e a quarto di cerchio nell'architettura romana e rinascimentale. Con lo stesso nome si indica anche un motivo decorativo consistente in un elemento ovoidale racchiuso in un involucro di foglie stilizzate e ripetuto in serie.