Škanata, Krsto

regista del cinema montenegrino (Tivat, 1924). Dal 1956 ha iniziato un'attività di documentarista militante, che ne ha fatto un caposcuola e un maestro di livello internazionale. I suoi film, di breve o medio metraggio, sono di intervento politico diretto: racchiudono problemi incandescenti, che l'autore espone con ferma obiettività, invitando lo spettatore a discuterli. Tamo gdje prestaje zakon (1963; Al primo posto, l'uomo), Uljez (1964; L'intrusa), Ratnice voljno! (1966; Combattente, riposo!), Nostalgija vampira (1967; Nostalgia di un vampiro) appartengono al periodo migliore del cineasta e presentano, con limpido fervore rivoluzionario, dilemmi morali, sociali e storici della realtà socialista. Negli anni Settanta ha affrontato il lungometraggio con Comunisti di Iugoslavia, profilo storico della Lega, denso di materiale raro, montato con grande perizia e senza trionfalismo. Fra le altre sue opere, tutte di taglio documentaristico, si ricordano, Tito (1977), Galenika (1985) e Prvi put zajedno (1980).

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