ABS (chimica)

sigla dell'acrilonitrile-butadiene-stirolo, polimero termoplastico ottenuto sia per mescolamento di un copolimero acrilonitrile-stirolo con butadiene, sia per graffaggio (vedi polimerizzazione) di stirolo e acrilonitrile su butadiene. Gli ABS, in uso dal 1950, sono stati realizzati con il preciso scopo di modificare il polistirolo, che presenta una bassa resistenza all'urto, per ottenere un prodotto che sommi le caratteristiche peculiari di un polimero gommoso come il polibutadiene (resistenza all'urto) e di un polimero rigido come il polistirolo e l'acrilonitrile (resistenza meccanica e rigidità). Gli ABS prodotti per semplice mescolamento dei tre componenti presentano il difetto di lacune di omogeneità, per la difficoltà di miscelarsi perfettamente. Decisamente migliori gli ABS ottenuti per graffaggio in autoclave di stirolo e acrilonitrile, in proporzione 73 : 42, assieme a latice di polibutadiene, in proporzioni variabili a seconda della percentuale di gomma che si desidera nel prodotto finale. Il polimero ottenuto ha elevata resilienza anche a temperature molto basse (circa 50 kgm/cm² a –40 ºC), resilienza che può essere ancora migliorata aumentando la percentuale di polibutadiene, a scapito però delle proprietà elettriche, della rigidità e della resistenza al calore. Gli ABS hanno buona resistenza chimica all'acido cloridrico, agli alcali e agli oli lubrificanti, scarsa all'acido solforico e nitrico e agli idrocarburi aromatici; sono materiali infiammabili che nella combustione rilasciano gas tossici. Il costo è abbastanza basso per la presenza di stirolo e acrilonitrile, ambedue sostanze di poco pregio, ma aumenta a seconda della percentuale in gomma. Gli ABS possono essere lavorati per estrusione, per stampaggio a iniezione, per vacuum forming, oppure per metallizzazione di lastre e oggetti stampati. I prodotti finiti sono usati nel campo automobilistico per la formatura di cruscotti, trombe acustiche, pannelli, ecc.; negli elettrodomestici per scocche di aspirapolvere, lucidatrici, condizionatori d'aria; nell'industria del mobile e in altri settori dove sostituiscono vantaggiosamente il legno, le lamiere metalliche e altre resine sintetiche. In edilizia trova impiego come componente di impianti idrici ed elettrici.

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