Definizione

Sigla dell'inglese Automatic Vehicle Driving (Guida automatica di veicolo). Insieme delle tecniche per automatizzare, totalmente o in parte, una o più mansioni di guida di un autoveicolo. Scopo di questa tecnica è di incrementare le condizioni di sicurezza e l'efficienza nell'utilizzazione delle risorse stradali. Le funzioni automatizzate nella guida di un veicolo sono: la capacità di seguire la strada, mantenere un'adeguata distanza di sicurezza tra i veicoli, regolare la velocità di crociera in base alle condizioni di traffico e alle caratteristiche della viabilità, aiutare il conducente nel trovare la via ottimale per arrivare a destinazione, oltre alla mobilità e al parcheggio in situazioni urbane complesse. Per realizzare sistemi ADV sono possibili due metodi: il primo prevede l'installazione di infrastrutture lungo il percorso (di solito con cavi che emettono segnali captati da ricevitori a bordo); il secondo si basa, invece, solo su apparecchiature poste sul veicolo. Il primo sistema è impiegato per brevi percorsi ripetitivi di veicoli, come i robot industriali, che si muovono all'interno di una fabbrica, in quanto un'installazione generalizzata sulle strade sarebbe troppo costosa. Per veicoli che si devono muovere su rete stradale pubblica e in diverse condizioni ambientali occorre, quindi, ricorrere solo ad apparecchiature di bordo, che consentano la guida automatica esclusivamente su informazioni visive e di sensori di prossimità.

Prototipi sperimentati

L'unico sistema, a livello mondiale, che non richiede infrastrutture fisse, è quello messo a punto all'Università di Parma, nell'ambito del Progetto finalizzato trasporti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e denominato Argo. Questo è in grado di determinare la posizione dell'auto nella carreggiata, individuare ostacoli sul percorso, elaborare la posizione delle altre macchine, inviare segnali acustici e intervenire quando il pilota si assopisce mentre sta guidando. Il funzionamento di Argo è stato testato sulle autostrade italiane, su un percorso di oltre 2000 km, affrontando tratti con molto traffico, gallerie e interruzioni. Il prototipo di Argo è fra i più evoluti, impiega tecnologie avanzate con un costo accessibile e non richiede interventi sulle infrastrutture, cioè il posizionamento di antenne e sensori sull'asfalto. Alla base del funzionamento di Argo c'è un sistema di visione stereoscopica, grazie al quale il computer installato nella parte posteriore del veicolo acquisisce i dati sulla carreggiata e sul traffico. Le immagini vengono catturate e inviate da due telecamere sincronizzate, posizionate nell'abitacolo, agli angoli superiori del parabrezza. L'elaboratore, un normalissimo personal computer con Pentium a 200 MHz, è in grado di elaborare 25 immagini al secondo, valutare il percorso e controllare la traiettoria della guida. Inoltre, sulla colonna del volante, è installato un motore elettrico, che permette ad Argo di sterzare in maniera completamente automatica. L'accorgimento è fondamentale, se è disinserita la guida manuale, ma è un aiuto importantissimo nel caso in cui, per esempio per un colpo di sonno del pilota, l'auto devii dalla traiettoria. Il computer di bordo, elaborando i dati inviati dalle telecamere, capisce che la macchina si sta spostando dal centro della corsia e, mentre invia segnali ottici e acustici di allarme, aziona lo sterzo automatico, riportando l'auto in carreggiata. Grazie al sistema di visione artificiale e allo sterzo automatico, Argo è in grado di pilotare l'auto in modo autonomo, con due diverse modalità di guida. Infatti è capace di mantenere la vettura al centro della corsia, seguendo le curve della strada e di compiere manovre di sorpasso di veicoli più lenti. Se invece il traffico è intenso, il sistema si aggancia virtualmente al veicolo che precede e lo segue per tutto il percorso. Un diverso sistema ADV è quello ideato da ricercatori americani della Carnegie Mellon University, che richiede però l'installazione di sensori sulla pavimentazione stradale per far acquisire all'elaboratore di bordo le informazioni per la guida. Il sistema è stato sperimentato in California, sull'autostrada nei pressi di San Diego, dove, per la prova, erano stati inseriti chiodi magnetici sotto l'asfalto e trasmettitori radio ai bordi della carreggiata.

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