Abbati, Giusèppe

pittore italiano (Napoli 1836-Firenze 1868). Compì i primi studi artistici all'Accademia di Venezia, sotto la guida di M. Grigoletti. Lavorò poi a Napoli finché, stabilitosi a Firenze, dopo il 1860 si affiancò ai macchiaioli e, pur mantenendo una sua autonomia stilistica, divenne uno dei maggiori esponenti del movimento; fu tra i pittori che fondarono la scuola di Pergentina. Fervente patriota, perse l'occhio destro nel corso della campagna garibaldina del 1860 e fu fatto prigioniero dagli Austriaci nel 1866. Le sue opere (ritratti e studi di personaggi, ma soprattutto piccoli quadri con vedute e paesaggi toscani, immagini di chiese e chiostri fiorentini) si trovano per lo più in raccolte private; nella Collezione Jucker di Milano ne figurano alcune molto note come il Chiostro di Santa Croce (1861) e La stradina al sole (1863). Un'altra parte dei suoi lavori è conservata alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma e alla Galleria d'Arte Moderna a Firenze.

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