Accorambóni, Vittòria

duchessa di Bracciano (Gubbio 1557-Padova 1585). Fanciulla di notevole bellezza, con qualche velleità letteraria, andò sposa a Francesco Peretti, nipote del futuro Sisto V. L'amante, il potente Paolo Orsini, fatto assassinare il marito, la condusse a nuove nozze prima segrete e poi pubbliche (1583). Con l'avvento di Sisto V la coppia fu costretta a fuggire da Roma e continuò così, intervenute ragioni anche d'interesse, una terribile vicenda di sangue: l'Orsini perse la vita avvelenato, Vittoria con un fratello minore fu assassinata e due fratelli dell'Orsini finirono la vita per mano del carnefice, l'uno a Venezia e l'altro a Roma. D. Gnoli ha dato una compiuta biografia del personaggio, Vita di Vittoria Accoramboni (1890), che peraltro aveva già ispirato Webster (Il diavolo bianco, 1612), Stendhal (Vittoria Accoramboni duchessa di Bracciano, 1839) e Tieck (Vittoria Accoramboni, 1840).

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