Aleph, El-

racconti dell'argentino Jorge L. Borges, pubblicati nel 1949 (seconda ed., ampliata, 1952). L'Aleph, prima lettera dell'alfabeto ebraico, è il microcosmo dei cabalisti e degli alchimisti, il punto dello spazio che contiene tutti i punti. Borges lo situa in uno scantinato della Calle Garay di Buenos Aires, in un racconto realistico-fantastico, sottilmente venato d'ironia, degno – come gli altri della raccolta – dei maestri del genere: Poe, Kafka, Chesterton. Del tutto “disimpegnati”, gratuiti, vividi d'intelligenza, i racconti di Borges distruggono la letteratura per ricostruirla, in un perfetto gioco di incastri, di riflessi e di sottintesi fra la cultura, l'invenzione e l'umore, fra il reale e il surreale.

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