Altichièro

pittore italiano, attivo nella seconda metà del sec. XIV. Nativo di Zevio, nel Veronese, scarse tracce rimangono della sua attività in Verona, a esclusione dell'affresco con la Madonna votiva della famiglia Cavalli in S. Anastasia e di frammenti di affreschi conservati a Castelvecchio. Operò soprattutto a Padova, dove gli sono attribuiti gli affreschi nell'oratorio di S. Giorgio (Crocifissione; Storie di Cristo, San Giorgio, Santa Caterina e Santa Lucia), eseguiti con la collaborazione di aiuti, tra cui il vicentino Avanzo, e gli affreschi della cappella di S. Giacomo nella basilica di S. Antonio (in particolare la Crocifissione e la Battaglia di Clavigo, mentre altre scene rivelano la presenza di un problematico collaboratore). Nessun dipinto su tavola può essergli attribuito con certezza e la successione cronologica delle opere citate è dubbia e controversa. Sulla base di una ispirazione fondamentalmente giottesca per la grandiosità e l'evidenza plastica dei volumi, Altichiero inserisce apporti originali: una vigorosa caratterizzazione dei personaggi, che rivela rapporti con Tommaso da Modena e Giovanni da Milano, una notevole complessità e ampiezza di impianto spaziale e un colore assai raffinato, prevalentemente giocato su toni chiari e trasparenti; caratteri che fanno di Altichiero una delle personalità più interessanti della pittura della fine del sec. XIV.

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