Anacapri

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comune in provincia di Napoli (38 km), 275 m s.m., 6,39 km², 5855 ab. (anacapresi), patrono: sant’ Antonio (13 giugno).

Centro dell' isola di Capri, posto sul versante nordoccidentale del monte Solaro, la cui cima è raggiunta da una seggiovia. Già abitato fin dal Paleolitico, fu centro romano (resti della villa di Damecuta, sec. I), e legò sempre la sua storia a quella di Capri. Fu dei D'Angiò e degli Aragonesi e, nel 1535, il suo castello fu distrutto dal pirata Barbarossa (i resti, originari del sec. XI, sono infatti indicati col suo nome).§ Lungo l'animato asse viario Orlandi-San Michele sono la chiesa di San Michele (sec. XVIII), costruita su disegno di D. A. Vaccaro, con bel pavimento in maiolica; la villa San Michele (sec. XIX) che, fatta costruire da A. Munthe sui resti di una villa romana, è sede del Museo Villa San Michele; e la parrocchiale di Santa Sofia dei sec. XVI-XVII. In posizione panoramica è il santuario di Santa Maria Cetrella (sec. XIV). Grande attrazione turistica è la Grotta Azzurra, cavità carsica illuminata da un'apertura sottomarina.§ Rinomato centro balneare e di villeggiatura, apprezzato da una clientela cosmopolita, basa la sua economia sull'attività turistica. L'agricoltura, tuttora viva (così come la pesca), produce agrumi (soprattutto limoni), uva, ortaggi, frutta e olive; tipici gli accessori per l'abbigliamento (borse, cappelli di paglia e scarpe di corda).

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