Antim Ivireanul

ecclesiastico e letterato romeno (Ivir, Georgia, ?-Bucarest 1716). Prodigioso organizzatore di tipografie, anche per le lingue orientali, tradusse in romeno i principali testi liturgici. Nella tipografia di Snagov, da lui fondata, venne stampato nel 1700 per suo interessamento il Fiore di virtù, tradotto in romeno dal greco dallo ieromonaco Philotei in una prosa semplice e vivace. Nel 1708 divenne metropolita di Muntenia. La sua opera fondamentale è costituita dalla trentina di Prediche originali, tenute in occasione delle grandi festività e ispirate spesso alla realtà quotidiana. In uno stile limpido, colorito, da cui traspare però una profonda cultura religiosa e laica, esse costituiscono un documento della società contemporanea: falsi credenti, donne vanitose, commercianti avidi, vecchi e deboli irrisi e maltrattati. Quando la sua denuncia arrivò a colpire non solo i boiari, ma il principe e i dominatori turchi, Antim Ivireanul venne dapprima privato della sua carica ecclesiastica, a opera dello stesso principe Nicola Maurocordato, e fatto poi morire per annegamento.

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