Antonèlli, Alessandro

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architetto italiano (Ghemme 1798-Torino 1888). Compiuti gli studi a Milano e a Torino, svolse per quattro anni attività negli uffici tecnici demaniali. Vincitore di un concorso dell'Accademia Albertina, si recò nel 1828 a Roma, dove approfondì lo studio della geometria descrittiva. Elaborò presto una concezione funzionale dell'architettura, che gli suggerì un ambizioso piano di sistemazione urbanistica del centro storico di Torino. Tornato in tale città, divenne professore di architettura all'Albertina (1836-57). Svolse attività politica, fu deputato al Parlamento subalpino, consigliere comunale a Torino e provinciale a Novara. Numerose le opere: case padronali, la sede del comune, il santuario di Boca, la villa di Romagnano Sesia, l'ospizio degli orfani ad Alessandria, i piani regolatori di Ferrara e Novara. Di particolare interesse la cupola di San Gaudenzio a Novara (progettata nel 1841), ardita costruzione, alta 121 m, che si accorda con l'edificio manierista. La tecnica costruttiva dell'Antonelli ebbe una conferma più tardi (1863) con il progetto della Mole Antonelliana a Torino, caratteristica soprattutto per la cupola piramidale che continua in un'altissima cuspide (167,50 m). L'adozione di nervature in ferro permise la massima tensione della sottilissima muratura. L'opera segnò quindi il momento in cui il gothic revival (neogotico) si innestava su alcune conquiste tecnologiche del tutto moderne. L'edificio, sede del tempio israelitico, fu portato a termine nel 1897 a cura del comune, che lo destinò ad accogliere le collezioni del Museo del Risorgimento. Demolita da un fulmine (1953), la guglia fu ricostruita nel 1960 sui progetti originali.

Bibliografia

R. Gabetti, Problematica antonelliana, in “Torino”, Atti e rassegna tecnica Soc. Ingegneri, pag. 159-194, Torino, 1962; Autori Vari, Il secolo di Antonelli. Novara 1798-1888, Novara, 1988.

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