Apsu

nella cosmologia mesopotamica, l'acqua dolce sotterranea. Circonda (come l'oceano) la terra e soprattutto si trova sotto essa: cioè la terra galleggia sull'Apsu; ne derivano (mediante le sorgenti) i fiumi. È il regno di Ea-Enki, il cui tempio è la “casa dell'Apsu” (Bīt Apsī), e le cosmologie spiegano questa connessione come dovuta a creazione (Anu crea il cielo ed Ea crea l'Apsu) o a vittoria (Ea vince l'Apsu e ne fa la sua dimora; oppure Eridu e il tempio di Ea sono il primo isolotto che emerge dall'Apsu che originariamente ricopre tutto). L'Apsu è dunque talvolta personificato (come mostro informe) e spesso considerato (insieme a Tiāmat, l'acqua salata) come il caos acquatico originario dal quale gli dei con processo di ordinamento hanno ricavato il cosmo; ma permane come elemento del cosmo (contrapposto al cielo e sostenente la terra) anche dopo il processo di ordinamento.

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