Aquitaniano

agg. e sm. [da Aquitania, regione della Francia]. Piano basale del Miocene, istituito nel 1857 da Mayer nei depositi marini di trasgressione, rappresentati da sabbie conchiglifere con fauna a gasteropodi, nei pressi di Bordeaux. La fauna più importante per il riconoscimento dell'Aquitaniano è rappresentata da grandi foraminiferi come Lepidocyclina elephantina, Miogypsina gunteri e Miogypsina tani. In Italia i più noti affioramenti dell'Aquitaniano si hanno nel Veneto, rappresentati da calcari per lo più arenacei, talora marnosi, con Lepidocicline, Scutelle e Clipeastridi. Nel sottosuolo padano le perforazioni effettuate per la ricerca di idrocarburi hanno messo in evidenza un Aquitaniano in continuità stratigrafica con l'Oligocene e caratterizzato da litofacies arenacee, arenaceo-marnose e marnoso-argillose. In Sicilia l'Aquitaniano è presente nel calcare superiore di Ragusa.

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