Arcipèlago Toscano, Parco Nazionale dell'-

Indice

superficie 176,94 km², cui si aggiungono 567,66 km² di superficie marina, altitudine 0-1018 m s.m. (monte Capanne), province: Grosseto, Livorno. Sede a Portoferraio (LI). Istituzione: 1996.

Territorio

Creato per tutelare l'Arcipelago Toscano, composto da sette isole principali (Elba, Giglio, Capraia, Gorgona, Pianosa, Giannutri e Montecristo) e alcuni isolotti dislocati fra la Toscana e la Corsica, è il parco marino più vasto d'Europa. Una complessa storia geologica (movimenti di placche, attività magmatiche, vulcaniche e sedimentarie) ha determinato i differenti caratteri di queste isole, collegate alla terraferma durante l'era glaciale: Capraia è vulcanica, Gorgona e Montecristo granitiche, l'Elba e il Giglio sono sia granitiche sia calcaree, Giannutri e Pianosa calcaree. L'antichissima presenza dell'uomo nel territorio (ca. 50.000 anni fa), testimoniata da vari ritrovamenti, e la tradizione estrattiva dell'Elba, legata soprattutto ai giacimenti di minerali ferrosi, sfruttati insieme al rame già dagli Etruschi e poi dai Romani e abbandonati negli ultimi decenni del Novecento, hanno modificato profondamente l'habitat originario.

Flora e fauna

Alla straordinaria varietà di ambienti naturali corrispondono altrettanto diversificate specie botaniche. Domina la macchia mediterranea, con piante di lentisco, mirto, corbezzolo, ginestra, rosmarino, lavanda e cisto. Le foreste di leccio rimangono solo in alcune aree (isola del Giglio), mentre, soprattutto nell'isola d'Elba, per la complessità orografica e l'altitudine raggiunta dai rilievi, sono diffusi il castagno, il tasso, il carpino nero, il pino d'Aleppo e la felce (monte Capanne). Tra le piante endemiche, alcune di provenienza sardo-corsa, si segnalano la menta di Montecristo, la viola e il fiordaliso dell'Elba, e la Centaurea gymnocarpa o fiordaliso di Capraia. Tra i mammiferi, oltre al cinghiale, introdotto negli anni Sessanta del Novecento dopo l'estinzione di quello maremmano, la cui presenza invasiva provoca non pochi danni alle colture e alla vegetazione, si segnalano il muflone, la martora, il coniglio selvatico e, sull'isola di Montecristo, le capre selvatiche dalle corna a scimitarra. L'area del parco è un importante punto di sosta e nidificazione per molti uccelli migratori: diverse specie di gabbiani, tra cui il gabbiano corso (emblema del parco) e quello reale, la berta maggiore e minore, e il falco pellegrino. L'Arcipelago Toscano è tra le aree inserite nel “Santuario internazionale per i mammiferi marini”; infatti, vi si possono avvistare la balenottera comune, lo zifio e diversi esemplari di delfini, come il grampo e il globicefalo. I fondali marini sono ricoperti da distese di posidonia oceanica.

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