Arcosàuri

sm. pl. [da archi-+greco sâuros, lucertola]. Sottoclasse (Archosauria) di Rettili rappresentati attualmente soltanto dall'ordine dei Coccodrilli, che ebbe un'ampia diffusione fra il Permiano e la fine del Cretaceo. A essa vengono attribuiti i seguenti 5 ordini (di cui 4 estinti), comprendenti ciascuno un gran numero di forme diverse: Tecodonti (Proterosuchi, Ornitosuchi, Rauisuchi, Etosauri, Fitosauri); Crocodili (Protosuchi, Archeosuchi, Mesosuchi, Trialesti, Allopodi, Eusuchi); Pterosauri (Ranforincoidei, Pterodattiloidei); Saurischi (Teropodi, Stauriskosauri, Sauropodomorfi); Ornitischi (Ornitopodi, Stegosauri, Ankilosauri, Ceratopsi, Pachicefalosauri). Gli Arcosauri apparvero nel Permiano con l'ordine dei Tecodonti; questi, derivati dai Rettili Anapsidi dell'ordine dei Cotilosauri, diedero origine nel corso dell'era mesozoica a tutti gli altri Arcosauri che si svilupparono lungo linee filetiche indipendenti. Da essi presero origine nel Triassico i primi Coccodrilli, i Saurischi e gli Ornitischi, questi ultimi due riuniti sotto il nome di dinosauri, e nel Giurassico gli Pterosauri o rettili volanti. Alla fine del Cretaceo tutti gli Arcosauri, a eccezione dei coccodrilli, si estinsero improvvisamente quando alcuni gruppi (Pterosauri e Dinosauri) erano ancora nel massimo rigoglio. Da un gruppo di Arcosauri, in particolare da dinosauri primitivi, prese origine, probabilmente all'inizio del Mesozoico, la linea evolutiva che porterà, nel Giurassico superiore, alla differenziazione degli Uccelli.

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