Arrivabène, Giovanni

patriota italiano (Mantova 1787-1881). Arrestato nel 1821 dalla polizia austriaca, che rintracciò il suo nome controllando le mosse del gruppo che faceva capo al Porro-Lambertenghi, fu rimesso in libertà dopo qualche mese non essendo stata provata alcuna imputazione sul suo conto. Temendo un altro arresto l'Arrivabene fuggì all'estero dove seppe dell'accusa di alto tradimento e della condanna a morte in contumacia. Visse per qualche tempo a Londra dedicandosi agli studi di economia e frequentando J. R. McCulloch, J. S. Mill e soprattutto W. N. Senior. Nel 1827 si trasferì in Belgio nel castello degli Arconati; attese a importanti studi di economia politica, vista come scienza sperimentale. A Milano nel 1848 per combattere contro l'Austria, conobbe il Cattaneo di cui non approvò le idee politiche troppo avanzate. Ancora esule tornò definitivamente in Italia nel 1859 e fu eletto senatore. Nel 1850 pubblicò un saggio sulla Teoria della rendita per confutare le tesi contro la proprietà del Proudhon.

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