Asinara, Parco Nazionale dell'-

Indice

superficie 51,70 km², altitudine 0-408 m s.m. (punta della Scomunica), provincia: Sassari. Sede a Porto Torres (SS). Istituzione: 1997.

Territorio

Il parco protegge la seconda isola sarda per estensione, dopo Sant'Antioco, situata a NW della Sardegna e caratterizzata da piccoli rilievi montuosi e da coste molto frastagliate (piuttosto basse quelle orientali, alte e intervallate da falesie quelle occidentali). Denominata Herculis insula da Plinio il Vecchio, l'Asinara per molto tempo è rimasta una sorta di “macchia” sulle carte geografiche, utile per orientare i navigatori. Frequentata dai Bizantini prima e dagli Arabi poi, nel sec. XI venne controllata da Genova e Pisa. Nell'Ottocento fu sede di una Stazione sanitaria marina di quarantena (realizzata allontanando tutti gli abitanti dell'isola) e, in seguito, di una colonia penale agricola, trasformata nel corso degli anni in carcere di massima sicurezza, rimasto attivo fino all'istituzione del parco. Questo isolamento ha impedito la realizzazione di insediamenti residenziali significativi e ne ha permesso la conservazione integrale di alcune aree.

Flora e fauna

Prevalentemente rocciosa, l'Asinara ha una copertura vegetale scarsa, risultato anche di vari diboscamenti e incendi: sulla costa predominano la gariga, con alcuni endemismi come la Centaurea Horrida e l'Astragalus terraccianoi, e la vegetazione dunare e quella prestagnale (stagni del litorale di Fornelli, di Cala Sant'Andrea e di Cala Arena); a N dell'isola, in località Elighe Mannu, è presente una foresta di leccio; sul rimanente territorio domina la macchia mediterranea, con lentisco, euforbia, fillirea, cisto e ginepro fenicio. Tra i mammiferi presenti nell'area protetta si segnalano i mufloni, i cinghiali, i caratteristici asinelli bianchi, emblema dell'isola, e una razza di cavalli che vive allo stato brado. Tra gli uccelli una particolarità è rappresentata dalla gazza, che fu introdotta dai carcerati come animale da compagnia, ma si possono avvistare anche la berta maggiore e minore, l'uccello delle tempeste, la magnanina sarda, il gabbiano corso e quello reale, il marangone dal ciuffo e il barbagianni di Sardegna, che è un endemismo dell'isola. Gli incontaminati fondali marini sono rivestiti di vere e proprie praterie di posidonia oceanica e popolati dalle patelle giganti (Patella ferruginea) e dall'alga rossa Lithophyllum lichenoides, entrambe in pericolo di estinzione. Nelle acque dell'Asinara, incluse nel “Santuario internazionale per i mammiferi marini”, si possono avvistare tursiopi, balenottere e capodogli.

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