Asquith, lord Herbert Henry, 1º cónte di Oxford e di-

statista inglese (Morley, Yorkshire, 1852-Sutten Courtney, Berkshire, 1928). Deputato liberale ai Comuni nel 1886, resse il Ministero dell'Interno alla formazione del governo Gladstone (1892-95). Durante gli scontri che misero in crisi il partito liberale circa la questione boera, Asquith si alleò con gli “imperialisti liberali” di Rosebery contro il gruppo filoboero di Campbell-Bannerman. Cancelliere dello Scacchiere nel governo Campbell-Bannerman nel 1905, gli succedette nella carica di primo ministro al suo ritiro nel 1908. Propose il Parliament Bill, che limitava il diritto di veto della Camera dei Lord e lo fece passare nel 1911; quasi contemporaneamente, a proposito della questione irlandese, dava il via a una legislazione liberale che dovette essere però sospesa per lo scoppio della prima guerra mondiale. Convinto oppositore degli imperi centrali, pronunciò discorsi paragonati a quelli del Pitt durante le guerre napoleoniche. Nel 1915 formò un gabinetto di coalizione includendovi i capi dell'opposizione; poi, a causa della conclusione negativa dell'avventura di Gallipoli, fu costretto alle dimissioni (6 novembre 1916). Alle successive elezioni (1919) non fu rieletto; rientrò ai Comuni nel 1920 e nel 1925 venne creato lord; fu poi cavaliere della Giarrettiera e membro della Royal Society. Nel 1926 si ritirò da ogni attività politica, concentrandosi nella stesura della sua opera principale: Fifty Years of British Parliament (1926).

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