Avezzana, Giusèppe

patriota italiano (Chieri 1797-Roma 1879). Volontario nell'armata napoleonica (1812-14), entrò in seguito nell'esercito sardo (1814). Condannato a morte per aver partecipato ai moti costituzionali del 1821 e scampato all'esecuzione rifugiandosi all'estero, combatté per tre anni nelle file dei liberali spagnoli e quindi in Messico tra i difensori di quella repubblica. Rientrato in Italia (1848) grazie all'amnistia di Carlo Alberto e nominato comandante della guardia nazionale di Genova, vi diresse l'insurrezione repubblicana domata dal generale La Marmora (1849). Ministro della Guerra della Repubblica Romana, dopo la caduta della città emigrò a New York (1849-60) da dove accorse di nuovo in Italia per partecipare con Garibaldi alla lotta contro i Borboni combattendo al Volturno e all'assedio di Capua. Entrato (1862) nell'esercito regolare, nel 1866 comandò la zona militare di Salò e l'anno seguente fu tra i garibaldini a Mentana. Più volte deputato al Parlamento (1861, 1870, 1877) e presidente della società “Italia irredenta”, ha lasciato interessanti Ricordi (1881).

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