comune in provincia di L'Aquila (61 km), 695 m s.m., 104,04 km², 41.048 ab. secondo una stima del 2021 (avezzanesi), patrono: Madonna di Pietraquaria (27 aprile).

Generalità

Città situata sul margine occidentale della conca del Fucino. È il centro più popoloso della conca fucense, la cui crescita demografica è stata favorita dalla realizzazione dell'autostrada Roma-L'Aquila-Pescara, che l'ha inserita nella rete dei traffici nazionali.

Storia

Nacque forse nel sec. I, in un'area già popolata dal Paleolitico, come base per gli operai che lavoravano al prosciugamento del lago del Fucino, voluto dall'imperatore Claudio. Nel sec. VI, colmatosi di nuovo il lago, la città iniziò a decadere. Saccheggiata nel 1361 e colpita dalla peste due anni dopo, nel sec. XV divenne feudo degli Orsini e poi dei Colonna. Aboliti i feudi, vi ebbe un ruolo di primo piano la famiglia Torlonia, promotrice della definitiva bonifica del lago (1887), che favorì lo sviluppo economico e urbanistico. Fu rasa al suolo dal sisma della Marsica del 1915 e poi ancora dai bombardamenti del 1944.

Arte

L'abitato, che ha un aspetto moderno con ampi viali alberati e numerosi edifici in stile liberty, conserva dell'antico borgo solo il castello Orsini (1490, ricostruito dopo il 1915 e restaurato): circondato da un ampio fossato, ha un elegante portale e resti delle torri angolari e ospita la Pinacoteca d'Arte Moderna. La cattedrale di San Bartolomeo, in pietra bianca, fu ricostruita nel 1949. Begli esempi di edifici civili sono il palazzo Torlonia, sede del Museo della Civiltà Contadina e Pastorale, e il Palazzo Comunale, che ospita il Museo Lapidario Marsicano, con reperti degli scavi di Alba Fucens.

Economia

Sviluppato polo industriale, è attivo nei settori agroalimentare, elettronico, meccanico, tessile, cartario e delle telecomunicazioni; rilevante anche il terziario (grande distribuzione commerciale e servizi alle imprese). L'agricoltura produce patate, carote, barbabietole da zucchero e frutta. È base di partenza per escursioni nella Riserva Naturale Monte Salviano.

Curiosità e dintorni

Carlo Lizzani vi girò parte del film Fontamara (1980), tratto dall'omonimo romanzo di Ignazio Silone. Dove sono i resti dell'opera di bonifica del Fucino (l'“incile”, imponente opera idraulica che convogliava le acque nell'emissario artificiale scavato dai Romani ai piedi del monte Salviano) è stato istituito un interessante parco archeologico.

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