Avvenire

quotidiano cattolico italiano, fondato a Milano, dove si pubblica dal 4 dicembre 1968, per continuare con un solo giornale a diffusione nazionale l'azione dei quotidiani cattolici L'Italia e L'avvenire d'Italia, editi rispettivamente a Milano e a Bologna (il secondo aveva già assorbito nel 1964 Il Quotidiano di Roma) e chiusi il 2 dicembre 1968. Primo direttore del quotidiano (sino al 19 ottobre 1969) è stato Leonardo Valente. Oggi Avvenire è il sesto quotidiano per diffusione in Italia.
I primi anni di vita della testata sono stati difficili, poiché il quotidiano non era distribuito uniformemente sul territorio e la quota degli abbonati era molto bassa. Dietro il diretto invito di papa Paolo VI, convinto della necessità di un quotidiano cattolico a diffusione nazionale in Itala, è stata messa in atto una strategia di promozione per aumentarne la distribuzione. Dal 1969 al 1979 Avvenire è stato diretto da Angelo Narducci. Sotto la sua direzione, il quotidiano ha allargato la propria diffusione all’intera penisola. Negli anni Settanta, a fronte della sempre maggiore laicità della società italiana, il giornale si è presentato come il difensore dell’identità dei credenti. Negli anni Ottanta Avvenire ha ampliato ulteriormente la propria diffusione, superando le 100.000 copie di tiratura. Nel 1994 la direzione passava a Dino Boffo, rimasto al timone fino al 2009. Sotto la guida di Boffo Avvenire ha iniziato a dedicare maggiore spazio ai problemi sociali e alle tematiche culturali. Nel 1998 è stata lanciata la versione online, mentre nel 2002 il giornale ha rinnovato la propria veste grafica. Nel 2009 Dino Boffo si è dimesso a causa di uno scandalo suscitato dall'allora direttore del Giornale Vittorio Feltri, che aveva diffuso accuse infamanti, poi rivelatesi infondate e ritrattate dello stesso Feltri. A Boffo è succeduto Marco Tarquinio, sotto la cui direzione Avvenire ha accentuato l’attenzione posta su tematiche come i diritti umani e le problematiche sociali.
La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) possiede, attraverso la Fondazione di Religione “Santi Francesco d’assisi e Caterina da Siena”, il 75% delle azioni di Avvenire.

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