Azaña y Díaz, Manuel

uomo politico e scrittore spagnolo (Alcalá de Henares 1880-Montauban, Francia, 1940). Formatosi sugli scrittori liberali e socialisti francesi dell'Ottocento, fu pubblicista attivo e animatore fra il 1913 e il 1920 del circolo Ateneo di Madrid, roccaforte dell'intelligenza progressista. Avversario della dittatura di Primo de Rivera, fondò nel 1930 un Gruppo di Azione Repubblicana che contribuì alla caduta della monarchia. Politico di primo piano dal 1931, fu ministro della Guerra, presidente del Consiglio (1931-33) e infine presidente della Repubblica dal maggio 1936 alla fine della guerra civile. Morì esule in Francia, poco prima che i nazisti lo consegnassero a Franco. Radicale sostanzialmente moderato, Azaña y Díaz ebbe numerosi avversari fra gli stessi repubblicani; ma indiscutibili restano il suo illuminato patriottismo e la sua rettitudine. Azaña y Díaz fu oratore e scrittore essenziale e lucido, giustamente considerato uno dei più originali della sua generazione. Scrisse un romanzo, El jardín de los frailes (1927; Il giardino dei frati); un dramma, La corona (1930); saggi critici (su Juan Valera, sul Don Chisciotte, ecc.); saggi politici, quali La velada en Benicarló (1939; La veglia a Benicarló), Plumas y palabras (Penne e parole), Mi rebelión en Barcelona (1935; La mia ribellione a Barcellona), e memorie (Memorias íntimas, 1939). Nel 1987 è stato pubblicato il romanzo incompiuto Fresdeval.

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