Bàrtoli, Mattèo

linguista italiano (Albona d'Istria 1873-Torino 1946). Compì gli studi con W. Meyer-Lübke e fu professore all'Università di Torino. Fondò l'indirizzo neolinguistico che voleva essere un superamento della scuola dei neogrammatici, esponendo i principi della nuova scuola soprattutto nell'Introduzione alla neolinguistica (1925) e, in collaborazione con Giulio Bertoni, nel Breviario di neolinguistica (1928). Molti dei suoi studi più significativi sono raccolti nel volume Saggi di linguistica spaziale (1945). Nel campo della linguistica romanza lasciò lavori di notevole interesse, come i due volumi sull'antico dalmatico (1906). Progettò l'Atlante linguistico italiano, di cui diresse i lavori fino alla morte. Con la formulazione di precise norme areali o spaziali, Bartoli giunge a stabilire rapporti cronologici tra diversi fatti linguistici: così, per esempio, l'area isolata o meno esposta conserverebbe le forme più antiche (sardo ebba dal latino equa rispetto all'italiano cavalla), analogamente alle aree laterali o periferiche (spagnolo yegua e romeno iapă dal latino equa rispetto al francese e all'italiano che continuano le forme latine iumenta e caballa).

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