Ballata degli impiccati, La-

(La ballade des pendus), una delle più famose e drammatiche ballate del poeta francese François Villon, pubblicata nel 1489, il cui vero titolo sarebbe Épitaphe Villon. Il poeta, gettato in carcere per una rissa, in attesa della pena si vede già appeso alla forca insieme ai compagni. La visione degli impiccati, sferzati dalla pioggia e dal vento, seccati e anneriti dal sole, in preda a corvi e gazze ossessiona Villon che, pur riconoscendo giusta l'orribile punizione, chiede misericordia ai fratelli uomini: “Mais priez Dieu que tous nous veuille absoudre!” (Pregate Dio che tutti ci voglia assolvere!). Secondo l'interpretazione tradizionale, i versi della ballata, tra i più belli di tutta la letteratura francese, rivelerebbero l'ossessione personale del poeta che teme di essere ben presto impiccato; secondo la critica più recente, invece, la commozione cui il poeta dà voce sarebbe di carattere universale, ispirata da un sentimento di profonda pietà di fronte alla sorte dei miserabili con i quali ha vissuto e di cui ha condiviso speranze e dolori.

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