Barcellóna Pózzo di Gòtto

Indice

comune della Città Metropolitana di Messina (46 km), 60 m s.m., 58,88 km², 39.945 ab. secondo una stima del 2021 (barcellonesi), patrono: san Sebastiano (20 gennaio).

Generalità

Città situata sulle prime pendici dei monti Peloritani occidentali, non lontana dalla costa orientale del golfo di Patti. L'abitato, unito senza soluzione di continuità a Milazzo, si estende per oltre 3 km lungo la statale Settentrionale Sicula; vi si distinguono ancora i due centri, un tempo separati, di Barcellona e Pozzo di Gotto.

Storia

I due borghi si formarono dall'aggregazione, in due centri urbani, di casali, di alcuni monasteri e di minuscoli agglomerati posti tra i torrenti Longiano e Mele. Pozzo di Gotto risale al sec. XV, Barcellona al sec. XVI e fino all'inizio del sec. XIX dipese da Castroreale: la fusione amministrativa in un solo comune risale al 1835. Nel 1860 la città fu il centro dell'insurrezione esplosa nella parte nordorientale dell'isola e divenne teatro di aspri scontri tra garibaldini e truppe borboniche.

Arte

I monumenti di maggiore interesse sono la chiesa di San Giovanni, che si presenta nella ricostruzione settecentesca; il duomo di San Sebastiano (1936), che conserva statue e tavole dei sec. XVI-XVIII; il Palazzo Municipale, che custodisce una pregevole tavola di Cesare da Napoli (sec. XVI); la chiesa settecentesca dell'Immacolata, con una pregevole statua lignea raffigurante l'Immacolata (sec. XVIII); e la chiesa dei Basiliani, dalla facciata settecentesca, in cui si trovano un tondo marmoreo di Antonello Gagini e pregevoli affreschi raffiguranti episodi della vita di san Basilio.

Economia

Tra i centri principali della provincia di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto conta sull'attività di piccole e medie aziende presenti nei settori meccanico, dei materiali da costruzione, dell'abbigliamento e della lavorazione del legno. L'agricoltura produce uva, cereali, olive e frutta, soprattutto agrumi. È inoltre un attivo centro commerciale e il più importante mercato di bovini dell'intera provincia.

Dintorni

In località Uliveto si trova una necropoli dei sec. VIII-VII a.C., nelle cui tombe a grotticella sono stati rinvenuti alcuni monili e reperti ceramici.

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