Barge

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comune in provincia di Cuneo (51 km), 372 m s.m., 82,35 km², 7211 ab. (bargesi), patrono: san Giovanni Battista (24 giugno).

Centro dell'alta valle del Po, situato alle propaggini settentrionali del monte Bracco e diviso dal torrente Infernetto in due parti, Borgo Vecchio Inferiore e Borgo Vecchio Superiore. Di origine romana, fu di Arduino il Glabro (sec. X); diviso in seguito tra i Savoia, i marchesi di Saluzzo e i Robaldini, passò nel 1363 agli Acaia e poi ancora ai Savoia (1418). Occupato dagli spagnoli e poi dai francesi, nel 1559 venne definitivamente restituito ai Savoia. Nel 1620 fu donato da Carlo Emanuele I a Tommaso di Savoia-Carignano. Nel 1849 Carlo Alberto, abdicando al trono, assunse il titolo di conte di Barge. Il paese fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale.§ L'abitato del Borgo Vecchio Superiore, in posizione elevata su un'alta rupe, conserva i ruderi del castello di Arduino il Glabro (rifatto in parte nel sec. XVIII) e della certosa di Montebracco. La barocca parrocchiale di San Giovanni Battista conserva il campanile romanico (sec. XI) e la facciata in cotto a due ordini.§ È un importante centro commerciale e industriale, con attività manifatturiere nei settori meccanico, alimentare, tessile, dei materiali da costruzione e dell'abbigliamento; sono inoltre attive cave di quarzo e gneiss. Importante resta il ruolo dell'agricoltura, con prevalente coltivazione di mele, vite, cereali e foraggi, cui si affianca l'allevamento bovino e avicolo.

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