Baulé o Bahulè

po etnico della Costa d'Avorio stanziato nella regione fra lo Nzi e il Bandama. I Baulé sono il gruppo etnico più importante del nuovo Stato africano (oltre 1,2 milioni di individui); la loro lingua è imparentata con quella twi. I Baulé , che conservano molte tradizioni degli Anyi (Akan) dai quali discendono, nella prima metà del sec. XVIII, sotto la guida di una donna (Aura Poku), migrarono nelle attuali regioni assorbendo piccoli gruppi di Senufo, Guro e Paleonegridi; nel bacino del Bandama costituirono un forte Stato a carattere feudale, formato da una federazione di quattro tribù nobili (fra cui quella regale dei Warebos) e quattro tribù vassalle, a struttura patriarcale con clan spesso a struttura mista. Abili agricoltori, metallurgisti e artigiani, colonizzarono la regione creando vaste piantagioni e aprendo miniere di rame e d'oro; delle antiche strutture matrilineari, rafforzate dai contatti con i Paleonegridi, rimangono vivi il rispetto per la donna, la comunanza dei beni tribali, il peso delle società segrete femminili. § Per quanto riguarda la produzione artistica, nel campo della scultura lignea sono da ricordare soprattutto le figurine, per lo più muliebri, di un naturalismo stilizzato, la cui appartenenza a questo gruppo è chiaramente determinata dalla caratteristica acconciatura dei capelli e dal tatuaggio tribale a cheloidi. Connesse a credenze religiose sono varie raffigurazioni di divinità minori, per lo più zoomorfe o antropozoomorfe, oggetto di culto. Le maschere lignee sono in gran parte stilizzate, con particolari resi però con straordinaria cura: notevoli sono le maschere zoomorfe dipinte in policromia e completate da un costume di rafia, mentre quelle a tratti umani ripetono i canoni stilistici delle figurine. Alla grande tradizione aulica del passato è da collegare la raffinata oreficeria che, come tra gli Ashanti del Ghana, produce maschere in miniatura, pesi per la polvere d'oro e gioielli riservati alla classe nobile. Tra le maschere auree notevole è quella raffigurante l'essere supremo Nyame, identificabile per le grandi corna d'ariete. Gli oggetti d'oro non erano un mero ornamento, ma di uso limitato a occasioni festive o riti connessi con la fecondità o erano simbolo del valore guerriero. Assai sviluppata la tessitura del cotone, sottoposto a tintura d'indaco e ornato secondo la tecnica plangi (tintura con bagni successivi con riserva di tessuto). Di fioritura recente è un'interessante arte grafica che adorna i muri delle abitazioni e che raffigura temi e personaggi del mondo mitico.

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