Bauladu

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comune in provincia di Oristano (16 km), 38 m s.m., 24,21 km², 687 ab. (bauladesi), patrono: san Lorenzo (10 agosto).

Centro del Campidano, situato alla sinistra del rio Cispiri. Sorto in una località di insediamenti nuragici, nel Medioevo fece parte del Giudicato d'Arborea e, con la sua soppressione nel 1410 e l'inizio del dominio spagnolo, fu incorporato nel patrimonio regio. Con l'arrivo dei Savoia (1720) venne concesso in feudo (1767) ai Flores Nurra, marchesi d'Arcais, fino al 1839, anno dell'abolizione del regime feudale.§ Di origine romanica è la parrocchiale di San Gregorio (sec. XIII, ma ristrutturata nel sec. XVIII) che conserva una scultura secentesca in legno dorato e dipinto della Madonna col Bambino di scuola napoletana. Nel paese sono caratteristiche abitazioni rustiche.§ L'economia si basa in prevalenza sull'agricoltura, con coltivazioni di cereali, agrumi e olive, uva (produzione di vini DOC), e sull'allevamento di ovini e bovini. Sono attive aziende di materiali da costruzione e carpenterie in legno e in metallo. È zona di villeggiatura estiva con buone strutture agrituristiche.§ Nel territorio si trovano una costruzione sepolcrale megalitica, “tomba dei giganti”, e il nuraghe Crabia con doppia scala.

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