Belisàrio (generale bizantino)

generale bizantino (Tracia fine sec. V-Costantinopoli 565). Fu il più insigne collaboratore militare di Giustiniano. Dopo un'incerta campagna contro i Persiani (527-31), salvò il trono a Giustiniano soffocando la cosiddetta rivolta di Nika a Costantinopoli (532), poi abbatté il Regno dei Vandali in Africa (533-34). Capo della spedizione per la riconquista dell'Italia occupata dagli Ostrogoti, la risalì dalla Sicilia a Ravenna superando con successo la resistenza nemica (535-40), ma la sua attività fu interrotta da un richiamo a Costantinopoli, donde fu inviato di nuovo contro i Persiani, senza successo (541-43). Tornato in Italia, dove gli Ostrogoti avevano ripreso il sopravvento con il re Totila, s'impegnò con valore (544-49), soprattutto per Roma; ma, non ricevendo da Giustiniano i mezzi necessari per terminare la guerra, chiese e ottenne d'essere richiamato; al suo posto fu inviato il suo antico rivale, Narsete. L'ultima sua impresa fu la difesa di Costantinopoli da un attacco di Unni (558-59). Sospettato di complicità in una congiura contro l'imperatore, subì una dura persecuzione finché, alla vigilia della morte, fu pienamente riabilitato. È leggenda la sua fine da mendicante per le vie della capitale.

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