Benevènto (provincia)

Indice

provincia della Campania, 2071 km², 288.832 ab. (stima 2007), 140 ab./km², capoluogo: Benevento. Comuni: 78. Sigla: BN.

Generalità

Estesa nel settore nordorientale della regione, confina con le province di Caserta, Napoli, Avellino, Campobasso e Foggia. È la meno popolosa fra le province campane sia in termini assoluti sia in termini di densità.

Territorio

Il territorio, in gran parte montuoso e situato tra il medio corso del fiume Volturno (a W) e i monti della Daunia (a E), è costituito dal bacino medio e inferiore del fiume Calore. Comprende, a NE, un vasto settore dell'Appennino Sannita; a NW, i versanti meridionale e orientale del massiccio del Matese, con il monte Mutria (1823 m), massima elevazione della provincia; e, a SW, il massiccio calcareo dei monti Taburno (1393 m) e Camposauro (1388 m), che domina da W la vasta conca di Benevento. Ne risulta una successione irregolare di rilievi, separati dalle vallate dei fiumi Calore, Tammaro e Sabato, che confluiscono verso la conca di Benevento, solcata dal Calore, dal piano di Montesarchio, a SW, e dalla valle del Fortore, nella estrema sezione orientale della provincia. Le principali emergenze ambientali riguardano il dissesto idrogeologico e il rischio sismico, accentuato soprattutto nella parte sudorientale del territorio. Rientrano nella provincia i parchi regionali del Partenio, del Matese e del Taburno-Camposauro, che tutelano ambienti appenninici e subappenninici di natura calcarea. La posizione e la morfologia del territorio impediscono ai benefici influssi marini del mar Tirreno di penetrare nella provincia oltre la valle del Volturno; il clima presenta, quindi, caratteri di continentalità attenuata, con inverni freddi, che si fanno anche rigidi nelle aree altimetricamente più elevate, estati calde e precipitazioni autunnali. La popolazione è in diminuzione, a causa sia del saldo negativo del movimento naturale sia delle emigrazioni, che si mantengono comunque superiori ai rientri; inoltre, la provincia continua a perdere abitanti a favore dei comuni della costa e dell'immediato entroterra. L'insediamento umano, scarso nelle zone di montagna e di collina, soprattutto nelle alte vallate del Tammaro e del Fortore, si infittisce intorno al capoluogo (polo di riferimento dell'area del Volturno) e ai comuni di Telese Terme e di San Giorgio del Sannio. Oltre al capoluogo, solo i centri di Sant'Agata de' Goti e di Montesarchio superano i 10.000 abitanti; seguono, per consistenza demografica, San Giorgio del Sannio, Airola e Morcone. La costruzione della bretella autostradale che unisce Benevento alla A16 Napoli-Canosa non ha interrotto l'isolamento che continua a caratterizzare questa provincia. Altre vie di comunicazione sono la SS 7 che collega il capoluogo a Caserta, e la SS 88, che innestandosi nella SS 87 conduce a Campobasso.

Economia

L'economia provinciale continua a fondarsi essenzialmente sul settore primario, con un'agricoltura arcaica, caratterizzata dalla polverizzazione fondiaria, da un modesto apporto tecnologico e, di conseguenza, da un impiego di lavoro sproporzionato alle rese. Prevalgono le colture cerealicole, ma si va diffondendo, specie nella parte meridionale del territorio, il seminativo arborato. Le aree irrigue sono limitate a brevi pianure vallive dalle caratteristiche agropedologiche favorevoli, come la valle Telesina, dove si pratica, con discreti risultati, la coltivazione di ortaggi e frutta. I versanti meglio esposti, specie lungo il basso corso del fiume Calore, ospitano vigneti e oliveti, in genere promiscui. Poco redditizi sono l'allevamento del bestiame – prevalentemente ovino – e le attività silvo-pastorali. L'industria, di dimensioni modeste, è attiva nei settori alimentare, tessile e dell'abbigliamento (distretto industriale di San Marco dei Cavoti, l'unico della provincia), del legno e dei laterizi; carattere artigianale hanno le tradizionali lavorazioni del mobile, del rame e del ferro. Il terziario si concentra nel capoluogo, con attività amministrative, di commercializzazione dei prodotti agricoli e di commercio di beni di consumo. Il turismo, in sviluppo in molti centri, tra cui Cautano, Cerreto Sannita, Guardia Sanframondi, San Marco dei Cavoti, Pietrelcina (turismo religioso) e Sassinoro (agriturismo), avrebbe buone potenzialità sia per la bellezza del paesaggio sia per la presenza di località di interesse storico e archeologico, ma risente della mancanza di un'adeguata attrezzatura ricettiva e della marginalità rispetto ai principali circuiti turistici.

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