Białystok

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capoluogo del voivodato di Podlaskie (Polonia), 150 m s.m., 291.917 ab. (stima 2004).

Situata sul fiume Biała, subaffluente del Narew, nella pianura della Podlachia (o Podlasia). Importante nodo ferroviario sulla linea Varsavia-San Pietroburgo, fu una delle maggiori città polacche per l'industria tessile, che, sorta verso il 1825, diede l'avvio allo sviluppo urbano e alla trasformazione di Białystok da mercato agricolo in attivo centro manifatturiero. Università. In russo, Belostok. § Sorta nel sec. XIV, ebbe uno sviluppo particolare nel sec. XVIII grazie all'impulso datole dalla potente famiglia dei Branicki, cui apparteneva dal sec. XVI, e specialmente da Jan Klemens (m. 1771), il più famoso di quella stirpe. Passò alla Prussia nel 1795, alla Russia nel 1807 e quindi alla Polonia nel 1921. Durante la seconda guerra mondiale fu teatro di un'aspra battaglia tra Russi e Tedeschi, subendo gravi devastazioni. § Al 1617-21 risale la costruzione della Kościół Farny (parrocchiale). La chiesa ortodossa di san Nicola è una costruzione a croce greca del 1843-46; l'interno è ornato da affreschi eseguiti da M. Anilov (1910). La cattedrale dell'Assunta, neogotica, è degli inizi del Novecento. Il Dawny Ratusz (municipio), edificio barocco del 1745, oggi accoglie il Museo della Podlachia, con collezioni di archeologia, etnologia e di pittura polacca dei sec. XVIII-XX. Il settecentesco palazzo Branicki, opera di T. van Gameren, fu residenza di sovrani e imperatori; distrutto nel corso della seconda guerra mondiale, è stato ricostruito e oggi ospita la facoltà di Medicina. Il Museo del Villaggio è un museo all'aperto, con abitazioni storiche della Podlachia. § L'industria è attiva nei settori tessile, meccanico, chimico e alimentare.

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