Biblia pauperum

espressione latina (Bibbia dei poveri) con la quale si indicano antichi libri di devozione, derivati probabilmente da un originale del sec. XIII, andato perduto. Illustrati con immagini del Nuovo Testamento affrontate a immagini dell'Antico Testamento secondo un criterio tipologico (per cui le seconde costituivano una prefigurazione delle prime), collegate da brevi didascalie, generalmente versetti della Bibbia, i Biblia pauperum ebbero una grande diffusione, influendo anche sull'iconografia religiosa del tardo Medioevo. Si conoscono Biblia pauperum manoscritti a partire dal sec. XIV, stampati in xilografia (anche con aggiunte manoscritte) dalla prima metà del sec. XV. Decaddero rapidamente dall'uso con l'avvento della stampa tipografica. Tra gli esemplari più notevoli sono quelli miniati austro-bavaresi (Vienna, Biblioteca di Stato), quello della Biblioteca di Heidelberg (ca. 1440) e quello olandese della Biblioteca Nazionale di Parigi (ca. 1475-80), entrambi con illustrazioni xilografiche.

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