Bilivert, Giovanni

pittore italiano (Firenze 1576-1644). Figlio di un orafo fiammingo al servizio dei Medici, Bilivert fu allievo di L. Cigoli, che seguì in numerosi viaggi a Roma, e dal quale riprese l'interesse verso il colorismo veneto, da opporre all'intellettualismo formalistico manierista (Castità di Giuseppe, Firenze, Uffizi; Annunciazione, Pisa, S. Nicola). Intorno al 1620 si volse a una pittura basata sul chiaroscuro, ispirata dal caravaggismo di Artemisia Gentileschi attiva in quegli anni a Firenze (L'Arcangelo rifiuta i doni di Tobia, Firenze, palazzo Pitti). Dopo il 1630 Bilivert si indirizzò invece verso una tavolozza più chiara e verso una semplificazione della forma (Sposalizio mistico di S. Caterina, Firenze, SS. Annunziata).

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