Blanqui, Louis Auguste

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rivoluzionario e teorico socialista francese (Puget-Theniers 1805-Parigi 1881). Figlio di un vecchio rivoluzionario, iniziò l'attività politica partecipando a gruppi estremisti e ad associazioni segrete come gli “Amici del popolo” o gli “Amici delle famiglie”. La lettura delle opere del Buonarroti e l'incontro con P. Leroux lo portarono a sposare le tesi di un socialismo di impronta babuvista e sansimoniana che insisteva sull'abolizione della proprietà privata. Prese parte ai moti del 1834 di Lione e Parigi e nel 1838 fondò, insieme a Barbés, la “Società delle stagioni”, che nel 1839 tentò, senza successo, di organizzare un'insurrezione contro Luigi Filippo. Arrestato, fu condannato all'ergastolo. Liberato nel 1847, riprese l'attività cospirativa mettendosi nel 1848 alla testa del proletariato francese contro il moderatismo del nuovo governo repubblicano. Sconfitto anche questa volta, fu arrestato e condannato rimanendo in prigione fino al 1859. Cercò poi inutilmente di organizzare gruppi socialisti e rivoluzionari per un'azione contro Napoleone III. Condannato nel 1861, riuscì a evadere in Belgio; rientrò a Parigi dopo Sedan e preparò, senza successo, un'altra insurrezione proletaria. Arrestato alla vigilia della Comune, nonostante si volesse liberarlo in cambio di numerosi ostaggi, restò in carcere fino al 1879; si dedicò poi, negli ultimi anni, a riorganizzare il movimento operaio; diresse in quest'ultimo periodo un giornale di estrema sinistra: Ni Dieu ni maître (Né Dio né padrone).

Bibliografia

M. Dommanget, Les idées politiques et sociales d'Auguste Blanqui, Parigi, 1957; A. B. Spitzer, The Revolutionary Theories of Louis Blanqui, New York, 1957; G. Parenti, Il pensiero politico di Blanqui, Pisa, 1976.

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