Bomarzo

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comune in provincia di Viterbo (18 km), 263 m s.m., 39,89 km², 1695 ab. (bomarzesi), patrono: sant’ Anselmo (24 aprile).

Centro della valle del Tevere, situato su uno sperone vulcanico. Di origine etrusca, fu conquistato da Roma nel sec. III a. C. Sede vescovile nel sec. VII, nel 774 entrò a far parte del patrimonio della Chiesa. A partire dal sec. XII passò a Viterbo e quindi in feudo agli Orsini, che ne fortificarono il castello con mura e bastioni. Nel 1645 passò ai Lante della Rovere.§ Ben conservato è il nucleo storico, con il duomo di origine medievale, in parte rifatto nel sec. XVI, e il palazzo Orsini, un complesso ricostruito sul castello medievale. Situato a poca distanza è il parco dei Mostri o Bosco Sacro: fatto costruire da Vicino Orsini nel 1552, costituisce uno dei maggiori esempi del gusto manieristico, fantastico e abnorme sviluppatosi alla fine del Rinascimento. In un ambiente naturale mantenuto volutamente selvaggio si svolge un percorso dove si alternano grandi figure di pietra raffiguranti mostri d'ispirazione letteraria, esotica o grottesca, e bizzarre costruzioni. § L'economia è basata sull'agricoltura (cereali, olivi e vigneti) e l'allevamento di ovini e bovini; è attiva una manifattura di tabacchi. Notevole il turismo.

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