Brâncusi, Constantin

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scultore romeno (Prestisani-Gorj 1876-Parigi 1957). Studiò all'Accademia di Belle Arti di Bucarest e poi a quella di Parigi; qui frequentò lo studio di Rodin, del quale subì l'influenza nelle prime opere. Attorno al 1907 iniziò a studiare la scultura negra, verso cui fu attratto per la semplicità formale. Nel 1908 eseguì alcune sculture intitolate Il bacio (monumento funerario in pietra nel cimitero di Montparnasse e Filadelfia, Museum of Art), opere scarne ed essenzializzate. Entrò in amicizia con Modigliani e Marcel Duchamp; nel 1937 si recò in Romania per eseguire le sculture dei giardini pubblici di Tîrgu-jiu; dal 1939 lavorò a Parigi. La sua ricerca ha sempre mirato a cogliere il seme originario della forma plastica, a realizzare forme assolute, astrazioni di tutte le possibili forme reali, e “primitive”, in quanto riferibili al mondo contadino romeno, del quale s'è sempre sentito diretto discendente (Maiastra, 1912, Filadelfia, Museum of Art; Neonato, 1920, New York, Museum of Modern Art; Uccello nello spazio, 1940, Venezia, collezione Peggy Guggenheim; si tratta di opere conosciute in molteplici versioni).

Bibliografia

C. Giedion-Welcher, Constantin Brâncusi, Neuchâtel, 1958; I. Janou, Brâncusi, Parigi, 1963; R. Pavaux, Modigliani, Duchamp, Brâncusi, Parigi, 1974.

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