Branchiòpodi

sm. pl. [sec. XIX; da branchio-+-pode]. Classe (Branchiopoda) di Antropodi Crostaceii anche Fillopodi, che comprende quattro ordini (Anostraci, Notostraci, Concostraci, Cladoceri) differenziantisi, tra l'altro, per un diverso grado di sviluppo del carapace. I Branchiopodi possiedono prime antenne brevi e a un solo ramo, seconde mascelle variamente ridotte, appendici in numero variabile da quattro a parecchie decine di coppie, che usano per il nuoto, la respirazione e la filtrazione di alimenti dall'acqua. I filamenti branchiali sono impiantati sul margine esterno di queste appendici. Hanno sessi separati e si riproducono frequentemente per partenogenesi. Lo sviluppo è quasi sempre indiretto, dall'uovo schiude una larva allo stadio di nauplius o metanauplius. Questi crostacei sono propri delle raccolte d'acqua dolce, permanenti e temporanee, nonché di bacini caratterizzati da una salinità più o meno elevata; sono rappresentati nell'ambiente marino solo da qualche Cladocero. § I primi rappresentanti dei Branchiopodi si fanno risalire al Devoniano inferiore. Di essi si sono conservati solo quelli provvisti di un carapace chitinoso o calcareo-chitinoso o di una conchiglia bivalve. Le origini filetiche dei Branchiopodi non sono note con sicurezza: alcuni autori credono di poter vedere i loro antenati nei Pseudonotostraci, un gruppo di Trilobitoidei diffuso durante il Cambriano medio.

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