Brennan, Christopher John

poeta australiano (Sydney 1870-1932). Studente, passò alcuni anni a Berlino dove ebbe modo di approfondire lo studio dei classici e quello dei filosofi romantici tedeschi, e soprattutto si accostò alla poesia simbolista francese, a quella di Mallarmé in particolare. I suoi Poems 1913, pubblicati in patria e tanto male accolti, costituiscono l'opera di uno scrittore così cresciuto in modernità di gusto e in originalità inventiva da non poter essere compreso dal mondo culturale australiano. Divisa in cinque parti legate tra loro da un'interna unità tematica, la raccolta presenta un simbolico pellegrinaggio spirituale che il poeta compie attraverso l'esperienza della giovinezza e dell'amore, poi attraverso la disillusione e l'inquietudine dell'anima, fino alla consapevolezza dell'insufficienza degli strumenti filosofici per giungere alla conoscenza assoluta di sé e del mondo, e alla conclusione che la vita dell'uomo si esaurisce in una ricerca incessante e mai soddisfatta. La ricchezza delle immagini e dei simboli, la musicalità dei ritmi fanno di questo libro, che richiama spesso alla mente Dante e Milton, l'espressione più alta e matura della moderna poesia australiana.

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