Bush, George Walker

uomo politico statunitense (New Haven, Connecticut, 1946). Cresciuto in una famiglia di petrolieri impegnata politicamente tra le file del Partito repubblicano, figlio dell'ex presidente degli Stati Uniti, George senior, dopo essersi laureato all'Università di Yale e specializzato a Harvard, Bush si è dedicato all'attività di finanziere. Negli anni Novanta, messi da parte gli interessi finanziari, ha intrapreso la carriera politica e, dal 1995, è stato governatore del Texas, sviluppando una filosofia politica incentrata sul tradizionalismo sociale, da lui definita “conservatorismo compassionevole”, che gli è valsa la candidatura alle elezioni presidenziali del 2000 per il Partito repubblicano. Dopo aver impostato tutta la sua campagna elettorale soprattutto sulla riduzione delle tasse e sulla riforma del sistema scolastico, Bush è stato eletto presidente degli Stati Uniti, con uno scarto minimo di voti elettorali sul candidato democratico e dopo numerose controversie e prolungate fasi di verifica dello scrutinio nel cruciale Stato della Florida. Pochi mesi dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, in conseguenza degli attentati che l'11 settembre 2001 hanno sconvolto gli Stati Uniti, Bush junior ha dichiarato una vera e propria guerra al terrorismo di matrice islamica, con l'appoggio di tutti i Paesi occidentali, della Russia e degli Stati musulmani moderati. Come primo atto di questa operazione antiterrorismo, il 7 ottobre dello stesso anno, ha ordinato all'aviazione USA di bombardare i campi d'addestramento dei terroristi in Afghanistan e i siti militari dei Taliban, il cui regime è stato rovesciato nell'arco di due mesi. Nelle elezioni tenutesi nel novembre 2002, a metà del mandato presidenziale, Bush ha rafforzato la sua leadership, portando il Partito repubblicano alla conquista della maggioranza assoluta al Congresso. Nel corso dello stesso anno ha iniziato una politica molto aggressiva nei confronti del regime iracheno, sospettato di essere in possesso di armi di distruzione di massa e di rappresentare perciò un pericolo per gli Stati Uniti, ma, nonostante le accuse al regime iracheno e l'appoggio della Gran Bretagna, non è riuscito a ottenere in sede internazionale il consenso che aveva riscosso nella guerra contro l'Afghanistan. Il 20 marzo 2003, Bush decideva l'entrata in guerra degli Stati Uniti contro l'Iraq, con l'appoggio militare della Gran Bretagna. Nel novembre del 2004 in occasione delle elezioni presidenziali, Bush vinceva la corsa alla Casa Bianca battendo lo sfidante democratico John Kerry.

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