Butor, Michel

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narratore, saggista e poeta francese (Mons-en-Baroeul, Nord, 1926- Contamine-sur-Arve, 2016). Professore di filosofia in Egitto, a Salonicco e a Ginevra, è uno tra i maggiori esponenti del nouveau roman. Staccandosi nettamente dalla littérature engagée, l'opera di Butor si riallaccia piuttosto alle esperienze della grande letteratura del Novecento (Proust e Joyce ) e supera i limiti ristretti di un genere, il romanzo, per sconfinare nella poesia o apparentarsi alla pittura o alla musica. Tra le opere narrative di Butor: La modification (1957), Degrés (1960), Mobile (1962), , Envois (1980), Exprès (1983), Herbier lunaire, Loisirs et Brouillons (1984), Mille et un plis (1985), La différence (1988), e Le Génie du lieu n°4, Transit A (1992). Come poeta, ha pubblicato Illustrations I (1964), II (1969), III (1973), IV (1976), Brassée d'avril (1982), La Forme courte (1990), Collation (1991), Le Temps decoupé (1991). Ha esposto inoltre le sue concezioni teoriche nei quattro volumi di Répertoire (1960, 1964, 1968, 1974) e in alcuni saggi di grande interesse, tra cui si ricordano Matière de rêve (1975), Improvisation sur Flaubert (1984), De la distance: déambulation (1990), Arthur Aescbacher (1992) e Curriculum vitae (1997). Nel 2013 ha ottenuto il Gran Premio di letteratura dell'Accademia francese per la sua produzione letteraria complessiva. 

Bibliografia

R.-M. Albérès, Michel Butor, Parigi, 1964; J. Roudaut, Michel Butor ou le livre futur, Parigi, 1964; G. Raillard, Butor, Parigi, 1968; F. Aubral, Michel Butor, Parigi, 1973; J. Ricardou, Le Nouveau Roman, Parigi, 1973; A. Pellegrini Ceccarelli, Arte e artificio in Michel Butor, Reggio di Calabria, 1978; E. Jongeneel, Michel Butor et le Pacte romanesque, Parigi, 1988.

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