Cánovas del Castillo, Antonio

statista e letterato spagnolo (Málaga 1828-Santa Agueda 1897). Conosciuto dapprima come letterato, pubblicista e romanziere (La campana de Huesca, 1852), sulle orme dello zio Estébanez Calderón pubblicò inoltre vari studi storici sui sec. XVII e XVIII. Entrò nella vita politica verso il 1850, impersonando una sorta di conservatorismo “illuminato”, o liberalismo di “centro”, intermedio fra moderati e progressisti. Fu sottosegretario nel 1858, ministro nel 1864. Dal 1874, dopo la restaurazione borbonica, per cui aveva lavorato, fu l'esponente politico principale, redattore della Costituzione del 1876 e più volte ministro e capo del governo. Fu assassinato dall'anarchico italiano Angiolillo. Malgrado i suoi limiti, divenuti palesi specialmente davanti ai gravi problemi degli ultimi anni (Cuba, catalanismo, questione sociale, ecc.), Canovas del Castillo fu il maggior statista spagnolo del sec. XIX.

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